(Museo di interesse locale inserito nell’Organizzazione Museale Regionale con D.P.G.R.. n. 373 del 1/8/2002)
Il Museo Didattico, aperto gratuitamente al pubblico, è una struttura permanente nata nel 1979 per il mondo della scuola che acquisisce conserva ed espone beni culturali con finalità di educazione e di studio. Svolge le sue attività in collaborazione del MIBAC e del Ministero della Pubblica Istruzione. I locali, concessi dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali del Lazio sono stati recuperati e resi fruibili a cura e spese del fondatore prof. Antonio Basile, grazie ad un pionieristico rapporto di collaborazione pubblico – privato. Il Laboratorio Museo ha sede sul piazzale della fontana dell’Ovato, simbolo della città di Tivoli con al centro la statua della Sibilla. Ad Albunea (la nota Sibilla tiburtina che annunciò al mondo la nascita di Cristo) si deve, infatti, la redazione di quei libri che nell’83 a.c. furono portati a Roma e custoditi in una teca d’oro per sostituire la raccolta dei leggendari libri Sibillini andata distrutta nell’incendio del tempio di Giove Capitolino. Con la sua attività di conservazione e recupero della cultura libraria antica della Villa d’Este e del Territorio tiburtino, il Laboratorio – scriptorium del Museo, si presenta come punto di incontro tra modernità e tradizione. Il Centro Monastico di S. Maria Maggiore (inglobato alla fine del ‘500 nel complesso della Villa d’Este) svolse, infatti, ad opera di amanuensi, calligrafi e alluminatori un ruolo determinante nella diffusione, trascrizione e conservazione dei testi. Ad oggi, il Museo Didattico del Libro Antico si presenta quale erede e custode di una tradizione antichissima, che ripropone ai nostri giorni un panorama storico e artistico completo sull’arte libraria della Villa d’Este e territorio tiburtino. Il Museo-laboratorio del Libro antico vede negli studenti di ogni ordine e grado, i suoi interlocutori privilegiati: a partire dal 1984, in seguito a circolari emesse dal Ministero della Pubblica Istruzione, svolge un servizio integrativo per la scuola offrendo, agli istituti che ne fanno richiesta, percorsi didattico formativi articolati frutto di una lunga e consolidata esperienza pedagogica. Il Laboratorio Museo custodisce ed espone documenti librari di notevole interesse storico ed artistico (papiri delle chiese di Tivoli, pergamene, codici miniati, manoscritti del Cardinale Ippolito II d’Este, incunaboli, incisioni e stampe antiche di Villa d’Este e del territorio, strumenti antichi, torchi lignei del XVIII-XIX secolo, su modello di quelli utilizzati nelle antiche tipografie tiburtine) che trovano la loro raison d’être nel contesto Tivoli-Villa d’Este, contribuendo a valorizzare e rendere fruibile la tradizione storica della città e della stessa residenza estense.
Centro didattico all’avanguardia
Il Laboratorio-Museo Didattico del Libro Antico ha nei più giovani i suoi interlocutori privilegiati. I suoi itinerari sono stati presentati nel Salone del Consiglio Nazionale dei Beni e le Attività Culturali alla presenza delle massime autorità in tema di didattica e valorizzazione del patrimonio storico ed artistico. Da sempre, quindi, presta particolare attenzione ai problemi della didattica, offrendo alla scuola un servizio integrativo in base all’accordo quadro tra il Ministero dei Beni Culturali e il Ministero della pubblica Istruzione.
La didattica del laboratorio-museo è il risultato della grande esperienza maturata nel settore dell’insegnamento dal direttore e dai suoi collaboratori e si configura come offerta complementare. In quanto tale, essa non vuole fornire competenze di base, ma arricchire qualitativamente le conoscenze degli studenti, elaborando proposte formative e incoraggiando la partecipazione dei ragazzi a prove pratiche di laboratorio. Il Museo Didattico del Libro Antico, non è un semplice “Museo”, luogo in cui si osserva con devozione una collezione di oggetti, ma un vero e proprio laboratorio; luogo in cui si crea, si trasmette e si veicola cultura. Gli aspetti tecnici e pratici prendono forza e coinvolgono il pubblico alimentando e trasmettendo la passione per la valorizzazione del patrimonio storico ed artistico alle nuove generazioni.
Questi motivi hanno portato a creare uno spazio “a misura di bambino”, in accordo con la convenzione siglata il 20 maggio 2003 nel Salone del Consiglio Nazionale dei Beni Culturali con l’Unicef Italia.
“I libri rappresentano un aiuto in ogni circostanza in ogni età della vita; essi infiammano i giovani e confortano i vecchi, rendono più radiosi i momenti felici, offrono rifugio e sollievo nelle ore avverse, sono la gioia più cara nell’intimità delle pareti domestiche, non creano fastidi quando siamo fuori casa, ci fanno compagnia nella solitudine delle notti insonni, ci seguono nei viaggi, soggiornano con noi nel riposo della villeggiatura”.
(Cicerone, Pro Archia)